Tabula Peuntingeriana

La Tabula è nota sotto il nome di Tabula Peutingeriana, in quanto il bibliofilo Konrad Peutinger si preoccupò, verso il 1507, di farne ricopiare una parte per diffonderne la conoscenza.
Undici segmenti, lunghi complessivamente 6,74 metri, restano a testimoniare cartograficamente il mondo antico. Un dodicesimo segmento, che riproduceva parte della Penisola Iberica e della Gran Bretagna, è andato perduto. Konrad Miller ne tentò la ricostruzione, pure riprodotta in quest'opera.
Qualsiasi impresa militare, commerciale o amministrativa del mondo antico, veniva studiata sulla Charta disegnata dagli antichi Romani attorno al Trecento avanti Cristo. II prezioso documento, che indicava tutte le grandi vie di comunicazione, nonché le città più importanti, andò perduto. Per fortuna, un anonimo monico copista di Colmar, Germania, ne aveva fatto una copia intorno al 1265. A lui si deve se oggi possiamo leggere la realtà cartografica dell'antica Roma imperiale e del mondo ad essa contemporaneo. La copia è oggi conservata presso la Biblioteca Nazionale di Vienna. L'opera è stata inserita dall'Unesco nel registro delle memorie del mondo nel 2007 diventando così Patrimonio dell'Umanità.
Una copia della Tabula è esposta presso l’Istituto Geografico Militare, organo cartografico dello Stato Italiano, distaccato da Torino a Firenze insieme alla capitale nel 1865.
Nel 1978, per la prima volta al mondo in edizione anastatica e integrale sia nel formato che nelle caratteristiche dell'originale, Ennio Pittureri realizza la Tabula Peutingeriana.
Essa viene qui riprodotta al reale nelle stesse dimensioni e negli stessi colori, per la prima volta nel mondo.
È contenuta in un lussuoso cofanetto di cm.39X37X13, ricoperto in pelle, con impressioni in oro.
La Tabula Peutingeriana è arrotolata attorno al tradizionale bastone "Umbilicus", così come si usava ai tempi degli antichi Romani. Oggi la si può consultare, svolgendola come duemila anni fa.
Annalina e Mario Levi, Docenti di Archeologia, hanno esaminato la Tabula città per città, villaggio per villaggio, seguendo i tracciati del servizio postale. 

Questi archeologi hanno redatto un volume-guida, che accompagna il lettore della Tabula Peuringeriana in tutto il mondo antico. 
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